Dove posso bere l’Ayahuasca? [Parte 2/3]

La seconda puntata alla ricerca dell’Ayahuasca ci porta nel mondo delle religioni sincretiche brasiliane che negli anni l’hanno fatta conoscere in tutto il mondo. Andiamo a scoprire il Santo Daime.

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Durante il XIX secolo il Sud America e l’Amazzonia in particolare sono stati i principali protagonisti del mercato della gomma. Il Caucchù veniva estratto dagli alberi dai cosiddetti siringuerossoldati della gomma, arruolati per inoltrarsi nella foresta ed estrarre il prezioso materiale.

Raimundo Irineu Serra era uno di loro, un siringuero. Venuto in contatto con alcune tribù indigene della Foresta Pluviale viene invitato a partecipare ad alcuni rituali e per la prima volta entra in contatto con l’Ayahuasca. Egli racconta che dopo otto giorni trascorsi in solitudine nella foresta bevendo Ayahuasca abbia avuto in visione la Vergine Maria che gli ha affidato la missione di creare un movimento per portare alla luce la profonda spiritualità dei popoli amazzonici in chiave e in accordo con gli insegnamenti Cristiani.

Negli anni ’30 nasce il movimento del Santo Daime, una religione di origine Cristiana cosiddetta sincretica, che incorpora cioè elementi di diverse altre religioni, in particolare animismo africano, spiritismo e sciamanismo delle tribù indigene dell’Amazzonia.

Daime, che in brasiliano significa “Dammi”, è il nome dato all’Ayahuasca da Mestre Irineu ed è considerato un vero e proprio sacramento attorno cui ruotano le cerimonie dei fedeli. Il nuovo nome suggerisce in qualche modo l’attitudine del ricevere che è propria dei rituali con l’Ayahuasca. Il motto di Mestre Irineu è “Armonia, Amore, Verità e Giustizia”, i valori che vengono trasmessi dalla religione del Santo Daime.

Oltre al Daime in Brasile sono nati altri movimenti sincretici che propongono l’Ayahuasca come elemento centrale di divinazione. Il secondo più importante per dimensione ed organizzazione è la União do Vegetal. Altre chiese e movimenti minori sono la Barquinha e Umbandaime.

Il Padrinho

La figura del Padrinho nel Santo Daime è analoga per funzione a quella dello sciamano nei riti indigeni o di un prete nella celebrazione di una liturgia. Gestisce la cerimonia e serve il Daime assicurandosi di creare e mantenere un contesto adeguato durante tutto il lavoro (così viene chiamato il cerimoniale dai Daimisti).

I lavori del Santo Daime

Il contesto del Santo Daime è molto diverso da quello indigeno tradizionale. Questi gli elementi principali:

  • Le cerimonie vengono celebrate sia durante il giorno che durante la notte e possono durare anche 12 ore.
  • Ai partecipanti viene chiesto di vestire di bianco, alle donne di indossare una gonna lunga. Il numero dei partecipanti può superare le 40 persone. Diversamente dal contesto sciamanico i partecipanti sono stimolati ad avere interazioni tra di loro eseguendo delle danze o cantando degli Inni (Esistono diverse tipologie di cerimoniale, alcune più contemplative-interiori, altre più relazionali).
  • Gli Inni cantati nel Santo Daime sono il mezzo con cui viene trasmessa la dottrina e con cui avviene il collegamento con il divino. Come per gli Icaros degli sciamani, anche Mestre Irineu ha raccontato di aver ricevuto i suoi 129 inni direttamente dal Daime/Ayahuasca.

I lavori del Santo Daime, rispetto al contesto indigeno, risultano più strutturati e le attività possono richiedere preparazione, molta pratica ed esercizio. L’aspetto relazionale e di interazione con i partecipanti tuttavia può rivelarsi una tra le esperienze più rivelatorie e importanti della propria vita.

Conclusioni

In Brasile partecipare al Santo Daime, all’União do Vegetal o alle altre religioni e movimenti sincretici che utilizzano l’Ayahuasca è legale. Il CONFEN (the Federal Drug Council) al termine di diverse indagini portate avanti da alcuni gruppi di studio ha concluso nel 2010 che il Daime ha una influenza molto positiva nella comunità perché incoraggia l’armonia sociale e l’integrazione personale. Lo studio, invece che considerare semplicemente l’analisi farmacologica delle piante, ha evidenziato l’importanza di considerare l’intero contesto dell’uso del decotto: religioso, sociale e culturale.

In Italia il Santo Daime ha già combattuto le sue battaglie legali, un buco normativo è tuttavia ancora presente per cui partecipare alle attività del Daime in Italia può non essere immediato e richiede di conoscere personalmente un partecipante che possa introdurre ai lavori.

L’ayahuasca è uno strumento molto potente. Il consiglio anche in questo caso è di approcciare l’esperienza con serenità e senza fretta. Darsi il tempo di conoscere le persone e l’ambiente prima di decidere se partecipare o meno ad una cerimonia può rivelarsi di grande aiuto per affrontare l’esperienza in sicurezza e con fiducia per viverla appieno traendone i migliori risultati.

Puoi leggere la terza e ultima parte di questa serie: